Ciao Gisella come sei diventata “badante” dei tuoi cari? Raccontaci
Diciamo che il mio destino era segnato. Quando sono nata mia sorella maggiore era molto malata e all’età di dieci anni ho iniziato a prendermi cura di mia madre con un cancro allo stomaco. Ho poi continuato con mio suocero affetto da morbo di Alzhe
Come si è evoluto e cambiato il rapporto con i tuoi familiari?
Per me prendersi cura delle persone amate è sempre stato un piacere. Sei stata cresciuta dai tuoi genitori con amore ed ora tu ti prendi cura di loro con lo stesso amore. E’ un cerchio che si chiude.
Quali sono stati i momenti più difficili e quelli più gratificanti?
Sicuramente la cosa più difficile è stata rinunciare alla propria indipendenza. Occorre sempre pianificare tutto e non ha spazio per "colpi di testa" ed anche quando questo è possibile sei sempre incatenata mentalmete. Vado avanti grazie all' amore e la gratitudine che traspare dai loro occhi.
Quali consigli daresti a chi si trova nella tua stessa condizione?
Pazienza, pazienza, pazienza.
In poche parole, cosa ti ha insegnato questa esperienza?
Ad essere una persona compassionevole non solo nei confronti dei miei cari ma verso tutti.Se il mio destino è stato questo ci sarà un motivo.